Alessandria – Dopo che il governo ha revocato circa 30 milioni di euro di Pnrr era inevitabile l’unione delle forze per restare sul mercato dei servizi ed eccoci giunti alla fusione tra Alessandria, Novi e Acqui. Ieri è stata convocata una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche Giacomo Perocchio (Lega) nella foto presidente di Egato6 dall’ottobre scorso, l’ente responsabile della gestione del servizio idrico nell’area provinciale. Alla conferenza erano presenti il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, quelli di Novi Rocchino Mulierere e di Acqui Danilo Rapetti. Sul tappeto il problema dell’unificazione delle reti idriche di mezza provincia in un unico gestore. A questo proposito è stata proposta la creazione di una società consortile fra l’alessandrina Amag (c’era l’Ad, Emanuele Rava), la novese Acos-Gestione Acque (è arrivato il presidente Valter Pallano) e Belforte Comuni riuniti, in base a una proposta avanzata da Adriano Simoni, direttore dell’Egato 6 (l’ambito idrico), e accettata dal Ministero, considerando anche i tempi strettissimi imposti (31 dicembre).
Gli acquedotti di Alessandria, Novi e Acqui potrebbero essere gestiti da un unico consorzio
