Torino – Agostina Barbieri, la donna di 63 anni (nella foto al momento dell’arresto) condannata in primo grado dal Tribunale di Alessandria a quattro anni e dieci mesi di reclusione con l’applicazione della legittima difesa putativa (in appello la pena si era fatta più dura, 6 anni e 2 mesi e per lei era stata disposta anche una perizia psichiatrica), stamane in assise s’è conclusa, con l’accoglimento del Tribunale di Sorveglianza di Torino, per cui è libera e si occuperà della madre, facendo anche opera di volontariato. Si conclude così la vicenda giudiziaria legata alla triste storia della donna di Borghetto Borbera – in provincia di Alessandria – che l’11 luglio 2021 uccise il marito Luciano Giacobone di 64 anni. Il Presidente della Repubblica le ha concesso la grazia parziale, rendendo possibile l’affidamento ai servizi sociali. Quel giorno di tre anni fa la donna decideva di porre fine alle violenze domestiche, sempre più pesanti, che lei e il figlio Andrea subivano da tempo da parte del marito. Così, dopo averlo sedato, gli ha stretto al collo dei lacci da scarpe coi quali l’ha soffocato prima di avvertire le forze dell’ordine e consegnarsi spontaneamente. Tra carcere e domiciliari la Signora Barbieri ha scontato circa un anno ma ora, con l’accoglimento del Tribunale di Sorveglianza di Torino, si chiude la vicenda giudiziaria.