Alessandria – La “conferenza-fiume” dell’Egato6 (Egato: ente di governo dell’ambito territoriale ottimale istituito dalle Regioni per ciascun Ambito Territoriale Ottimale ai quali partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni ricadenti nell’ambito, che svolgono il compito di organizzare i servizi pubblici locali) iniziata lunedì 29 dicembre 2024 e durata re giorni, ha deliberato per la prima volta sull’unificazione dell’affidamento del servizio idrico, oggi suddiviso tra Amag Reti Idriche Alessandria, Gestione Acque-Acos Novi Ligure e Comuni riuniti Belforte. La volontà è di costituire un unico gestore sollecitato dallo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per sbloccare la tranche di fondi del Pnrr da ben 33 milioni di euro, 15 per Alessandria e 18 per Novi. Salvati così i fondi Pnrr, prima di far funzionare la “macchina Egato” si partirà con un affidamento-ponte di due anni a una società consortile a responsabilità limitata da costituire entro il 31 marzo, cui affidare la gestione in house, cioè senza gara, entro il 30 aprile, salvaguardando tutte le gestioni. Il problema è che possono partecipare solo società interamente pubbliche e non tutte le società interessate hanno i requisiti in quanto, ad eccezione di Amag, Comuni Riuniti, Valle Orba Depurazione, Acos di Novi ha in pancia il socio Iren che è un privato. La domanda sorge spontanea: ma a Novi son capaci ad azzeccarne una? La soluzione potrebbe essere quella secondo la quale, Acos resterebbe non come affidataria ma in “gestione tutelata”, per cui andrebbe avanti fino all’arrivo di un gestore unico entro e non oltre il 30 giugno 2026. Ma Acos non ci sta perché avrebbe già fatto investimenti fino a quella scadenza e non è escluso che ricorra al Tar contro la delibera. Il prsidente Perocchio ha detto chiaramente che le osservazioni del MIT e Arera dichiarano non conforme l’affidamento nell’Ato6 con rischio di perdere 18 milioni di euro di Pnrr per ridurre le perdite idriche. La conferenza di Egato6 ha deliberato un nuovo affidamento conforme alla legge, quindi in house e tutto pubblico.
I requisiti li hanno quindi solo Amag reti idriche, comuni riuniti Belforte e Valle Orba depurazione che si costituiranno in una società consortile. Gestione acqua (Acos Novi-Tortona) rimane quindi fuori seppur con operatività garantita. È inoltre importante ricordare che Acos Gestione Acqua avendo sia un socio privato (Iren) e soci fuori ambito (Voghera) non può ricevere nessun tipo di affidamento. E non è di poco conto il fatto che per anni la tariffa dell’acqua pagata da novesi e tortonesi finiva anche a una società di Voghera, per la precisione l’ASMT. Ma c’è un altro aspetto non di poco conto in tutta questa vicenda, e cioè che tutto il Pd presente in assemblea ha votato a favore, quindi contro Mauro D’Ascenzi (nella foto a lato mentre è al timone di un veliero), comunista di vecchia data (oggi PD) padre-padrone di quello Stipendificio-Multiservizi-Colabrodo di Acos. Dei compagni solo Miloscio s’è astenuto. Ma ‘sti novesi…, ne azzeccassero una! Loro, a prescindere, dicono NO!