Torino – Negli ultimi anni c’è stato un incremento del numero di medici che preferiscono lasciare dopo aver toccato con mano il carico di lavoro insopportabile del servizio di medici di famiglia. A venire incontro a questa fondamentale categoria di professionisti, per certi versi insostenibile, è una forma associativa proposta dalle Aft (Aggregazione funzionale territoriale) che dovrebbe agevolare un ritorno (e una stabilizzazione) dei professionisti che potranno godere di una rete di colleghi cui appoggiarsi per gli aspetti di cura del paziente e per nuove progettazioni. Lavorare in associazione sembra essere l’ultimo elemento di attrattività rimasto per consentire al medico di medicina generale di raggiungere obiettivi che, da solo, non potrebbe affrontare. L’obiettivo è quello di creare una rete di medici, omogenea sul territorio, che possa prendere in carico un determinato gruppo di pazienti, condividerne il fascicolo sanitario digitale e progettare insieme una nuova forma di assistenza che garantisca totale copertura assistenziale e alleggerisca il ricorso a guardie mediche e pronto soccorso. Il medico avrà a disposizione tutte le informazioni relative al malato e potrà lasciare traccia della visita per quando il paziente ritornerà in cura dal suo medico primario. Una procedura che, sulla carta, prometterà di garantire maggiore copertura e capillarità, anche in vista dall’entrata in vigore delle Case di Comunità del Pnrr. Intanto le Aziende Sanitarie Locali possono già provvedere a costituire le Aggregazioni Funzionali Territoriali con tutti i medici oggi operanti sul territorio grazie a una mappatura del territorio per assicurare la massima omogeneità dei medici che fanno parte della rete. Operazione fondamentale per evitare che, ad esempio, chi ha il proprio medico di famiglia nel quartiere Aurora si ritrovi a dover andare nello studio di uno professionista di Mirafiori in caso di necessità. Questione che appare anche più dirimente per i paesi della provincia. A questo proposito si stima che in Piemonte dovrebbero essere costituite circa 160 Aft. Un’Aggregazione di medie dimensioni servirà circa 25.000 cittadini (una città come Novi Ligure) e sarà formata, in media, da una ventina di medici di medicina generale. Ora si attende l’ok della Regione e dell’assessore Riboldi.
Finalmente! Presto un’Associazione dei Medici di Famiglia per evitare che scompaiano
