Genova – La Guardia di Finanza ha arrestato padre e figlio, Maurizio e Simone M., facenti parte di una famiglia che aveva avviato un’attività di “Compro Oro”, proprietaria di case per 3 milioni di euro, ma non pagava le tasse. Devono rispondere di associazione per delinquere e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Se Maurizio e Simone sono stati portati in carcere, per la moglie e la figlia sono scattati rispettivamente gli arresti domiciliari e l’obbligo di dimora. La famiglia, che aveva avviato nel 2009 una fiorente attività commerciale di “Compro Oro” secondo gli inquirenti deve all’Erario 3,8 milioni di euro. L’ipotesi dell’accusa è che padre e figlio abbiano spostato denaro e beni attraverso quelle che vengono definite “intestazione fittizie” in favore delle altre due componenti della famiglia, cui viene contestato il fatto di aver agevolato l’evasione tributaria. Si parla di spostamenti di denaro (oltre 400.000 euro negli ultimi cinque anni) su conti correnti non intestati né al padre né al figlio e di intestazione fittizia di quote dell’attività commerciale, di autovetture e immobili. Oltre alle misure cautelari è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria dei saldi dei conti correnti intestati agli indagati, di due autovetture, di cinque immobili e di quote della società che gestiva il compro-oro.