Novara – Un solo condannato a 6 anni per un episodio di violenza sessuale e nessuna condanna per gli altri 25 imputati: in qualche caso l’assoluzione è arrivata “perché il fatto non sussiste” ma nella maggior parte dei casi è scattata la prescrizione. Si è concluso stamane il processo per la cosiddetta “psico-setta delle bestie” davanti alla Corte di Assise di Novara, svolto interamente a porte chiuse e iniziato a febbraio 2023. L’inchiesta era partita dalla denuncia di Giulia, una donna di 36 anni finita nella setta quando quando aveva 7 anni. Grazie all’associazione saviglianese “Mai+Sole” è stato possibile ricostruire una vicenda sconcertante, che aveva avuto per scenario un casolare nei boschi di Cerano, nel novarese, e altri appartamenti fra Milano, Vigevano e Rapallo. Un mondo parallelo fatto di incontri sessuali di gruppo, presunti abusi e torture. La Procura ha già annunciato il ricorso in appello.