Valenza (AL) – È allarme rosso nella “Città dell’Oro”: sono per ora il 25% delle imprese orafe valenzane “alla canna del gas”. A dicembre la Fsba, la cassa integrazione artigiana, registrava richieste per 2.357 orafi. Era questo il dato comunicato ufficialmente all’incontro del 27 dicembre in Provincia voluto da Elena Chiorino, vicepresidente della Regione e assessora al Lavoro. Al 31 gennaio erano ben 131 le aziende artigiane orafe che hanno chiesto di accedere alle prestazioni Fsba, pari a un quarto delle imprese del Distretto, per un totale di 730 lavoratori. I dati sono stati confermati all’incontro in Provincia dello scorso 6 febbraio. Ma c’è un altro dato che fa gelare il sangue nelle vene: la maggioranza delle aziende sta esaurendo le 26 settimane a disposizione della Fsba. Inoltre sono 32 le aziende, per circa 250 dipendenti che, esaurita la cassa e pure il sostegno al reddito, vedranno aprirsi le porte del licenziamento, mentre anche le aziende di medie dimensioni cominciano a prevedere esuberi.
Valenza: un disastro a 24 carati
