Milano – Grazie alle diverse novità introdotte negli ultimi anni, il mercato dei prodotti per consumatori adulti di nicotina è notevolmente cambiato; rispetto al passato, infatti, sono disponibili in commercio diverse alternative ai prodotti da fumo tradizionali. Queste possono essere suddivise in due categorie principali: i riscaldatori di tabacco e le sigarette elettroniche. Pur essendo entrambi dei dispositivi elettronici, sono contraddistinti da alcune sostanziali differenze; da un lato, infatti, c’è una specifica miscela di tabacco mentre dall’altra, una soluzione liquida in cartucce monouso o ricaricabili; nel nostro approfondimento, vediamo quali sono le due maggiori differenze che intercorrono tra queste due alternative.
Cos’è il tabacco scaldato
Per ‘tabacco scaldato’ si intende una categoria di prodotti per fumatori adulti compatibili con appositi dispositivi elettronici di riscaldamento. Tali prodotti sono costituiti da stick monouso, che contengono una miscela a base di tabacco, spesso aromatizzata da fragranze fruttate o fresche. A differenza di quanto accade nelle sigarette, e in altri prodotti per fumatori come i sigari, gli stick vengono scaldati senza combustione; in altre parole, il tabacco non brucia, ma sprigiona un vapore contenente nicotina e privo di residui solidi. Ciò è possibile anche grazie alle particolari caratteristiche della miscela, che differisce da quella utilizzata per confezionare le sigarette tradizionali. Anche per questo, nei riscaldatori elettronici non è possibile inserire le comuni sigarette o altri prodotti diversi dagli stick monouso. Per questo, alcune definizioni come “sigarette scalda tabacco” o sigarette senza combustione non sono del tutto appropriate, in quanto descrivono solo in parte le caratteristiche di tali prodotti.
Come funzionano i riscaldatori di tabacco
Sono dispositivi elettronici di dimensioni compatte, alimentati da una batteria agli ioni di litio. Parte della loro struttura interna è costituita da una camera di riscaldamento, ovvero lo slot cavo in cui vanno inseriti gli stick contenenti la miscela di tabacco. Una volta messo in funzione, il dispositivo si scalda, rispettando profili di temperatura predefiniti; specifici software e sensori di controllo permettono di modulare l’andamento della fase di riscaldamento, così da evitare che il tabacco possa bruciare. Dal punto di vista tecnico, il processo di riscaldamento viene implementato mediante diverse tecnologie; le più comuni sono:
- il riscaldamento induttivo, che sfrutta il principio di induzione per sviluppare il calore necessario a scaldare il tabacco. Nei dispositivi che usano questo sistema, è presente una bobina metallica, avvolta attorno allo slot in cui va inserito lo stick; il passaggio della corrente elettrica attraverso il filamento metallico genera un leggero campo elettromagnetico dal quale scaturisce il calore che riscalda, dall’esterno verso l’interno, la miscela di tabacco. La Induction Heating Technology è particolarmente diffusa e caratterizza anche i dispositivi del marchio glo™;
- il riscaldamento resistivo, invece, prevede l’impiego di un resistore, una componente realizzata con un materiale in grado di condurre la corrente elettrica. Quando questa vi passa attraverso, si crea una sorta di attrito, per effetto del quale il resistore si scalda e sprigiona il calore necessario a scaldare lo stick inserito nel dispositivo.
Liquido per sigaretta elettronica: cosa c’è da sapere
Le sigarette elettroniche (e-cig) sono dispositivi elettronici di vaporizzazione che rientrano tra i prodotti per consumatori adulti di nicotina. Differiscono dal fumo tradizionale perché non contengono tabacco, ma simulano l’esperienza della ‘fumata’ attraverso la vaporizzazione di una soluzione liquida, contenuta in una cartuccia.
Ma cosa contiene il liquido destinato alle e-cig? Si tratta di una formulazione composta prevalentemente da acqua e alcune sostanze con funzioni specifiche quali glicerina vegetale, glicerolo e glicole propilenico; a questi possono aggiungersi aromi alimentari. Per quanto riguarda il contenuto di nicotina, in commercio esistono soluzioni caratterizzate da quantità differenti: il massimo consentito è 20 mg/ml anche se vi sono anche liquidi del tutto privi di nicotina.
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Questi prodotti non sono privi di rischi e contengono nicotina, una sostanza che crea dipendenza.