Torino – Incendiato un camper furgonato, con a bordo mamma e figlia (che si sono salvate per miracolo), andato a fuoco in corso Taranto nella tarda serata di venerdì. Qualcuno ha lanciato al suo interno una bottiglia incendiaria e ora i Carabinieri indagano per tentato omicidio. Non è finita perché alle 2:30 di sabato mattina, in via Bologna, sempre nel quartiere di Barriera di Milano, un altro rogo, con tanica di benzina trovata sul posto: qualcuno aveva bruciato sette auto in un cortile interno, molte delle quali appartenenti a persone estranee a quella che sembra una faida tra appartenenti alla stessa famiglia Rom di Khorakhané: i Sulejmanovic. Secondo i primi riscontri dei Carabinieri tutto sarebbe nato da una rissa scaturita a una festa di matrimonio giovedì 13 febbraio quando una famiglia Rom si riunisce a Torino Nord per celebrare le nozze tra il figlio di uno degli esponenti più in vista e una ragazza di un altra famiglia Rom. Si beve, si griglia, si fa festa. Poi arriva il cognac e scatta la rissa tra il papà dello sposo – quello che paga la festa e pure la famiglia della sposa – e il cognato, che poi sarà arrestato anche per precedenti di polizia. La “guerra tra zingari” è continuata tutta la notte con speronamenti e inseguimenti che hanno coinvolto anche un autobus Gtt della linea 18, fino ai roghi della notte scorsa. Tra le altre cose, altre botte per strada, vetri spaccati a mazzate, uomini riversi per strada e insulti urlati dalle finestre delle case popolari di via Bologna.
Foto: La Repubblica