di Giusto Buroni – A proposito di bufale tecnologiche, ho appena visto in “TV RAI Scuola” un servizio di “Nautilus” sullo stato della Fusione Nucleare (per uso civile). Un’autorevole ricercatrice dell’ENEA promette per il 2050 di collegare alla Rete Elettrica Europea il primo Reattore Nucleare a Fusione (confinamento magnetico), “alimentato ad acqua (poca) e Litio” (e “perciò” economico), intrinsecamente sicuro, “pulito”, affidabile, senza rischio di impiego bellico (della bomba H chi si ricorda più?). “Ci cambierà la vita”, prolungandone l’aspettativa (?), e porterà la pace e il benessere nel mondo. Annuncia un recente “nuovo record mondiale” cinese di 100 milioni di gradi (senza dire per quanto tempo, né quanto lontano dall’obiettivo di progetto). Mi chiedo ogni volta come mai (e a quale scopo) i giornali, specializzati o no, tollerino fake news di questo genere da parte della TV di Stato. Ricordo loro che la “comunità scientifica mondiale”, finanziata da entusiasti investitori di denaro pubblico, fino a ieri prometteva tutto ciò già per il 2030, con prototipo nel 2025 (quest’anno).
Bufale a valanga sulla Fusione Nucleare
