Alessandria – “Gli italiani vanno allo stadio come se andassero in guerra e in guerra come se andassero allo stadio”. Non aveva peli sulla lingua il grande Winston Churchill che con le sue sagaci battute coglieva spesso nel segno. La dimostrazione viene dalla partita di calcio Alessandria – Casale (0-0) che si è svolta domenica. Più che un incontro di calcio è stata una guerriglia sugli spalti che ha costretto il Giudice Sportivo a punire i mandrogni esagitati grazie ai quali la prossima partita al Moccagatta sarà da disputare a porte chiuse dopo aver pagato una multa di 300 euro. La società grigia è stata sanzionata per il comportamento di alcuni tifosi di casa che, si legge nel comunicato: “hanno introdotto allo stadio Moccagatta e utilizzato fumogeni, petardi e addirittura bombe carta. Nello specifico, secondo quanto indicato dall’arbitro in referto, almeno cinque fumogeni sono stati lanciati in campo nei pressi dell’area di rigore nel corso del primo tempo e all’inizio della ripresa, e venivano prontamente rimossi con l’aiuto degli stessi giocatori della società. Inoltre, per tutta la durata della partita i sostenitori e tifosi hanno fatto esplodere sugli spalti un ingente numero di petardi e bombe carta, una delle quali al quinto minuto della ripresa è finita in campo ed è esplosa a pochi centimetri dal portiere avversario. La partita – ha concluso nel suo rapporto il Giudice Sportivo – è stata anche sospesa per alcuni minuti: lo speaker ha comunicato che se la situazione non si fosse normalizzata la partita sarebbe stata definitivamente interrotta. Dopo questo annuncio non si sono verificati ulteriori lanci di fumogeni o bombe carta sul terreno di gioco, ma l’uso del materiale pirotecnico proseguiva sugli spalti. In caso di ulteriore recidiva – ha aggiunto il Giudice Sportivo – sarà disposta la squalifica del campo per una o più giornate”. Il match che si disputerà a porte chiuse sarà quello del 9 marzo contro il Psg. Sanzionato anche il Casale con 100 euro di multa perché “al minuto 43 del primo tempo di gioco – scrive ancora nel suo rapporto il Giudice Sportivo – durante un’azione di attacco degli avversari, hanno lanciato in campo dal settore loro riservato un pallone, che fortunatamente non colpiva nessuno e non interferiva con il gioco, venendo prontamente allontanato”.