Torino – Nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario di ieri, il presidente della sezione regionale di controllo della Corte, Antonio Attanasio, ha rilevato che il fenomeno dell’aumento dei gettonisti è dovuto a causa del maggiore compenso riconosciuto, che ha spinto molti medici ad abbandonare il lavoro pubblico. Secondo Attanasio i rischi connessi a questa “pratica” non sono da sottovalutare. Il loro costo, infatti, non è soggetto ai vincoli del costo del personale. Quindi non devono rispettare un relativo tetto di spesa. Attanasio si è soffermato sull’esistenza d’una certa tensione di cassa, confermata anche dai rappresentanti della Regione che hanno prospettato l’attuazione di misure in grado di migliorare le riscossioni delle entrate correnti non vincolate e la riduzione delle spese correnti. La Corte dei Conti su questi aspetti ha avvisato la Regione: “Si deve prestare la massima attenzione, al fine di prevenire criticità che possano nel tempo aggravare una situazione finanziaria tuttora caratterizzata da un ingente deficit”. Il debito dell’assessorato alla sanità retto dal casalese Riboldi è di oltre 4 miliardi di euro per cui ogni piemontese ha “sulla schiena” un fardello di ben mille euro di debito da pagare per la Sanità.