Asti – Nonostante gli abbattimenti, stanno proliferando in modo esponenziale: l’anno scorso la Provincia di Asti aveva calcolato un numero di 4.000 cinghiali, mentre quest’anno la stima è di 7.000. Il motivo potrebbe risiedere nel fatto che nell’astigiano sono presenti 27 Cev, le zone di contenimento emergenza veterinaria, gli addetti al contenimento della specie non possono entrare, perché calpestando terreno infetto potrebbero agevolare il diffondersi della malattia, per cui queste aree sono diventate una sorta di aree protette per i cinghiali. La priorità per ora è quella di non fare arrivare la Psa nei distretti del Chierese e del Cuneese.
Nell’astigiano quasi raddoppiati i cinghiali
