Alessandria – Una donna di 32 è stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica. Da anni operava nel settore della medicina estetica e aveva ricavato una stanza nel proprio appartamento trasformandola in “ambulatorio” avviando uno studio medico illegale senza averne i titoli accademici. Pare avesse seguito solo alcuni corsi online. La perquisizione domiciliare, disposta dalla sostituta procuratrice Eleonora Guerra che ha coordinato le indagini, ha confermato tutti i sospetti. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti oltre 300 aghi, siringhe, fiale di sostanze di origine asiatica, in particolare dalla Corea del Sud, agende con appuntamenti, un dispositivo per la rimozione di tatuaggi e altro materiale sequestrato. Le indagini sono state condotte dal nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Alessandria, guidato dal Commissario Giuseppe Ceravolo (nella foto tratta da La Stampa) e coordinata dalla Procura della Repubblica. Sono stati in tutto una quarantina i testimoni ascoltati al comando di via Lanza. L’indagine ha richiesto oltre un anno di lavoro.