Alessandria – Acos di Novi ha presentato ricorso al Tar sull’Egato 6 (“Ente di Governo Ambito Territoriale Ottimale n.6 per la gestione delle risorse idriche nei Comuni dell’Alessandrino”), per cui l’Anac, l’autorità anti corruzione, ha aperto una procedura sulla nomina di Giacomo Perocchio (nella foto) a presidente in quanto – stando a quel che si legge – l’incarico non poteva essere conferito a coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della Provincia, del Comune, o della forma associativa di Comuni che conferisce l’incarico, e Giacomo Perocchio, il presidente di Egato 6, è consigliere provinciale e comunale di Novi. Quello che afferma Acos sembra campato per aria in quanto Egato è un ente basato sulla normativa regionale, non risponde a quella sui consorzi pubblici o partecipate. A questo proposito L’art 5 della convenzione di Egato6 con gli enti locali, specifica che (Art. 5) dice che Egato6 è costituito dalla Conferenza dei Sindaci dei Comuni non appartenenti a Unioni Montane, come rappresentati ai sensi del successivo art. 6, dei Presidenti delle Unioni Montane, dei Presidenti delle Province, o loro delegati. Perocchio è delegato infatti dal presidente della Provincia in quota provincia di Alessandria. In secondo luogo, come riporta sempre la convenzione, il Presidente viene votato dalla Conferenza e non dall’amministrazione locale come nel caso riportato alla segnalazione ad ANAC. Infatti l’articolo 8 primo comma a questo proposito prevede che la Conferenza elegga nel suo seno il Presidente. E qui casca l’asino (Acos) perché gli autori delle segnalazioni hanno preso una cantonata. Infatti Perocchio bloccando il Pnrr per Acos e Amag preserva i soldi dei cittadini mettendo all’angolo i pubblici amministratori che quei soldi hanno in gran parte già speso. E ora chi paga?
Perocchio ed Egato 6: l’ultimo “granchio” preso da Acos Novi
