Torino – Nella Casa circondariale Lorusso Cutugno, un detenuto di nazionalità marocchina, nato nel 1983 e arrestato tra sabato e domenica per resistenza, oltraggio e lesioni si è suicidato”. A dare la notizia è Vicente Santilli segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e si sarebbe impiccato utilizzando dei lacci. Intorno alle 6,00 di mattina è stato trovato al Padiglione B dagli Agenti di servizio. Immediatamente giunto il 118 ha accertato la morte. Esprimiamo innanzitutto il nostro profondo cordoglio per la perdita di una vita umana – prosegue il sindacalista – è sempre doloroso, per chi lavora nel mondo penitenziario, trovarsi di fronte a simili tragedie che lasciano un senso di impotenza e di profonda amarezza. Ma ancora una volta, siamo costretti a sottolineare quanto la questione del disagio psichico e del rischio suicidario all’interno degli istituti penitenziari rappresenti una vera emergenza nazionale. La Polizia Penitenziaria, pur con abnegazione e professionalità, continua a operare in condizioni di costante tensione, spesso in solitudine operativa e senza gli strumenti idonei per affrontare adeguatamente situazioni così complesse”. Santilli ricorda che il SAPPE “ha più volte richiamato l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di potenziare i servizi di assistenza psicologica, rafforzare l’organico, migliorare la formazione specifica e garantire presìdi adeguati alla prevenzione dei gesti autolesivi. Non possiamo più limitarci alla conta delle tragedie. Occorre un cambio di passo concreto e immediato: non si può parlare di sistema penitenziario senza tutelare realmente la dignità e la sicurezza, tanto dei detenuti quanto del personale che ogni giorno vi lavora”.
Detenuto suicida in carcere: la strage non si ferma
