Alessandria – Bello, intelligente, generoso, coraggioso, cugino del cane che è il migliore amico dell’uomo. Va a caccia solo per dare il cibo ai suoi cuccioli, non come fa l’uomo che massacra gli animali da carne per mangiare dei brasati, delle bistecche o degli arrosti, o per fare borse e scarpe. Si calcola che gli umani in tutto il mondo ogni anno ammazzino, per fini alimentari, circa 56 miliardi di animali da carne, esclusi pesci e altri animali marini. L’uomo è un carnefice, il lupo no. L’uomo è sempre in guerra, il lupo no. L’uomo uccide per il piacere di farlo, il lupo no. Il lupo non attacca l’uomo, che rispetta, ma l’uomo non rispetta lui e lo ammazza senza pietà. Una vergogna che nessuno faccia niente per la difesa di un animale straordinario che potrebbe essere tutelato e protetto in parchi ben organizzati. L’allarme è stato dato ieri dai Carabinieri Forestali che hanno riferito sulla morte di sei lupi in quattro mesi cacciati dall’uomo e uccisi anche con esche avvelenate. Stefano Gerbaldo, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Alessandria e Asti, ha detto ai cronisti che cresce l’avversione al lupo e ciò determina una vera e propria caccia anche col bracconaggio, ovvero la caccia di frodo con l’esercizio dell’attività venatoria in violazione della legge in vigore, che nulla ha a che fare con la gestione della fauna ma mette in pericolo l’equilibrio degli ecosistemi. Inoltre i Carabinieri Forestali sottolineano il fatto che si tratta d’un atto odioso e criminale, che non solo uccide in modo atroce il lupo, ma colpisce anche animali da compagnia, cani da lavoro, specie protette come volpi e rapaci. E può essere pericoloso per le persone, soprattutto bambini, se fosse accidentalmente manipolato. Per questo i Carabinieri Forestali utilizzano le unità cinofile antiveleno per bonificare le aree contaminate e prevenire ulteriori rischi. Per combattere il fenomeno si sono attivati anche la Regione Piemonte, Arpa, la Provincia di Alessandria, l’ente Parco dell’Appennino Piemontese e il Centro regionale grandi carnivori. Tutti ribadiscono un concetto fondamentale: il bracconaggio non è solo un reato, ma rappresenta anche una seria minaccia alla sicurezza pubblica e alla funzionalità degli ecosistemi.