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Sanità: in Piemonte scatta l’allarme per carenza di Medici di Base e Pediatri

5 Giugno 2025 admin_AG Salute 28

Sanità: in Piemonte scatta l’allarme per carenza di Medici di Base e Pediatri

Torino (Ansa) Vincenzo Maccarrone – La Sanità piemontese si trova ad affrontare una situazione sempre più critica, con un allarme crescente riguardo la carenza di Medici di Medicina Generale, i cosiddetti “medici di base”, e di Pediatri.
Un problema non esclusivo del Piemonte, ma che nella regione sta raggiungendo livelli preoccupanti con ricadute dirette sulla capacità del sistema sanitario di garantire un’assistenza di prossimità efficace a tutti i cittadini.
I problemi sono tanti tutti di non facile e immediata soluzione: posti letto ridotti, pochi pediatri rispetto ai bambini, un numero eccessivo di medici cosiddetti “gettonisti”. Uno scenario semi catastrofico.
La Corte dei Conti, insomma, in questa sua relazione inviata ieri alla Regione Piemonte, non risparmia critiche sulla Sanità, partendo dalla situazione di tre anni fa e ampliando il suo sguardo fino al 2025.
La questione è complessa: uno dei fattori principali è l’ondata di pensionamenti previsti nei prossimi anni. Molti medici e pediatri, che hanno dedicato decenni alla professione, stanno raggiungendo l’età della quiescenza, e il ricambio generazionale non riesce a tenere il passo. A ciò si aggiunga una programmazione dei posti nelle scuole di specializzazione e nei corsi di formazione per medici di famiglia che per troppo tempo non è stata adeguata alle reali esigenze del territorio.
Le conseguenze di questa carenza sono tangibili e gravano pesantemente sui cittadini. In molte aree del Piemonte, in particolare quelle periferiche o montane, è sempre più difficile trovare un medico di famiglia disponibile ad accettare nuovi pazienti.
Le liste d’attesa per l’assegnazione di un medico di base si allungano, costringendo talvolta le persone a percorrere chilometri per raggiungere il proprio medico o a ripiegare su soluzioni di emergenza, sovraccaricando i Pronto Soccorso. Allo stesso modo la mancanza di pediatri mette sotto pressione le famiglie con bambini, che faticano a trovare un riferimento costante per la salute dei più piccoli. Le ASL piemontesi tentano di correre ai ripari con bandi e assegnazioni, ma spesso i posti messi a concorso rimangono deserti, soprattutto in aree meno attrattive.
Tra le possibili soluzioni sul tavolo si discute di incentivi per i giovani medici che scelgono di stabilirsi in zone disagiate oltre a un ripensamento dei modelli organizzativi delle cure primarie per ottimizzare le risorse esistenti. La crisi dei medici di base e dei pediatri in Piemonte è un campanello d’allarme che richiede risposte urgenti e strutturali. La capacità di garantire un’assistenza sanitaria capillare e accessibile a tutti i livelli è un pilastro fondamentale del nostro sistema di welfare.

 

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