Milano – Una coppia di anziani senza figli ha un piccolo Terrier: “Non siamo andati in vacanza vera e propria da 3 anni – hanno detto – perché i canili sono fuori questione e non abbiamo nessuno che possa guardare un cane per una settimana. Inoltre, non si affeziona facilmente agli sconosciuti e potrebbe essere un problema con altri cani in un canile. Non è castrato e si avventa sugli altri cani, sulle persone e sulle auto. È un angioletto a casa”. È forse davvero finito il tempo i cui – siamo negli ani ’60 – si caricava l’auto e si andava a Riccione? Gli è che ci manca davvero il fatto di volare da qualche parte e fare una vera vacanza, dove ci si diverte e non ci si esibisce. Le vacanze nella società di oggi sono sempre più brevi. E chi ci va non stacca mai per davvero, in preda all’ansia di rimanere sempre connesso. Infatti da oramai quasi 30 anni, la divisione tra tempo del lavoro e tempo libero, tipica della società industriale, non esiste più. La nostra società non consente più quegli spazi dilatati. Sono due i fenomeni che rendono le nostre vacanze sempre più brevi: una cultura del lavoro che considera virtuoso non disconnettersi mai veramente, essere sempre rintracciabili e raggiungibili, e il progressivo impoverimento di quella classe media che sosteneva il grande esodo agostano verso le mete turistiche. Questi due fenomeni fanno sì che oggi disconnettersi sia diventato un lusso, una sorte di ricchezza appannaggio di un sempre più ristretto novero di categorie. La maggior parte delle persone, invece, spesso non riesce mai a “staccare” davvero. perché hanno il timore che ciò possa essere percepito come una forma di scarso attaccamento al lavoro. Questa spirale ha finito con il creare un approccio che vede nello stare a lungo in vacanza e nella disconnessione una dimensione poco virtuosa, da limitare il più possibile. A ciò si aggiunge la minore capacità di acquisto e la stagnazione dei salari, che hanno eroso la classe media. Tutto questo ci fa comprendere la ragione per la quale gli italiani scelgano vacanze sempre più brevi, magari da vivere in momenti diversi dell’anno. La simpatia e l’affetto di Fido possono essere in qualche modo un rimedio. Non mettetelo in un canile. Magari scegliete una spiaggia economica ma non per questo meno rilassante. Anzi, dove c’è poca gente c’è meno casino e si sta meglio.
