Novi Ligure (Red) – “La guerra contro la depressione è fatta di molte battaglie, parti sperando di vincere, poi perdi e ti affidi a medici, psicologi e farmaci con dosaggi più o meno alti, e ti sembra di farcela, di vincere… Quando pensi di farcela ecco che lei, subdolamente riappare, e tu cosa fai? Ricominci i farmaci, vai avanti a piangere, il più possibile di notte, per non pesare sugli altri, per non farti vedere debole, perché pensi di essere forte, cominci a non dormire più, a sentire il tuo dolore sempre più pesante dentro il cuore. Un cuore che nascondi nel cinismo, e nella speranza che lui si fermi, che smetta di battere. Il dolore ti riempie i polmoni, ti opprime, ma tu fingi e vai avanti, cerchi di lavorare e di essere moglie e madre, ma speri sempre di non essere più nulla. Il Nulla, quello che senti dentro di te, il desiderio di non essere, di non esistere, di non soffrire. Ecco, ho perso l’ennesima battaglia di questa lunghissima e lacerante guerra e anche oggi ha vinto lei!”.
Questa splendida e purtuttavia tremenda frase, una frase che gonfia il cuore di pianto, è stata scritta quattro giorni fa (screen shot a destra) e pubblicata sulla sua pagina facebook dalla signora Costanza Tarantola, 57 anni, (nella foto durante una manifestazione nel suo studio di Novi insieme ad alcune colleghe) residente a Spinetta Marengo con la famiglia. Titolare del Team Tarantola, un’associazione culturale che si occupava di eventi, foto, sfilate nonché salone di bellezza in Viale Saffi 38 a Novi, era in cura da anni per una grave forma di depressione, quella depressione che lei ha sconfitto solamente togliendosi la vita. È lei la donna che stamane verso le dieci e mezzo si è gettata sotto il treno in transito poco prima dell’Ex Ilva, nella zona dello scalo ferroviario di Novi San Bovo. Uno schianto, un attimo, la fine di tutto e l’addio al mondo.
Quello del suicidio è un fenomeno che non diminuisce
In provincia di Alessandria è il secondo suicidio in dieci giorni dopo che un uomo di 79 anni ha sparato alla moglie malata terminale nella sua stanza di degenza nella struttura sanitaria “Il Gelso” di Alessandria e poi si è tolto la vita. L’uomo è entrato nella struttura come tutti gli altri giorni, ma quando è rimasto solo ha estratto la pistola, ha sparato alla moglie e poi si è tolto la vita con la stessa arma. Due colpi in pochi secondi e quando il personale è accorso i due anziani erano già morti. La donna aveva 72 anni.
In Piemonte un detenuto di origine marocchina si è tolto la vita intorno alle 9 di venerdì sera nella sezione “Nuovi giunti” del carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Protestava da giorni perché non voleva essere rimpatriato, cosa che sarebbe avvenuta tra dieci giorni.
Sempre a Torino mercoledì 29 gennaio un poliziotto di 55 anni si è suicidato intorno alle 19, sparandosi un colpo alla tempia con la pistola d’ordinanza mentre si trovava negli uffici della questura, in via Grattoni.
Il Piemonte, terra di suicidi
Il fenomeno dei suicidi è in aumento in Piemonte, come anche nel resto del Paese. Problemi economici, solitudine, paura, determinano uno stato d’ansia tale da rendere inutile qualunque cura. Proprio come è successo alla signora Costanza Tarantola.
In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio (10 settembre), iniziativa promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Associazione internazionale per la prevenzione del suicidio, l’Istituto nazionale di statistica ha diffuso un’infografica con un quadro di sintesi del fenomeno (a sinistra).
I suicidi sono di più di quelli denunciati
Per l’Istat le statistiche sui suicidi possono sottostimare il fenomeno a causa, in primo luogo, della difficoltà a individuare il suicidio come causa di morte. In base alla letteratura internazionale, però, tale difficoltà non agisce in maniera selettiva sui diversi gruppi di popolazione e, quindi, non compromette l’utilizzabilità di queste statistiche, con le opportune cautele, per confronti nel tempo e nello spazio.
In secondo luogo, è estremamente difficile individuare i motivi che inducono il singolo individuo a togliersi la vita, a causa della natura multidimensionale del fenomeno.
Oggi sul luogo della tragedia sono intervenuti gli agenti della Polizia Ferroviaria e i Vigili del Fuoco. non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di suicidio.