Torino – La sanità in Piemonte è “alla canna del gas”. Nel 2020 mancava all’appello il 16% dei medici necessari, nel 2021 mancava all’appello il 19% dei medici, nel 2022 il 20% e nel 2023 (dati provvisori) siamo ancora scesi.
La maggiori carenze di medici si registrano a:
- Rivoli (TO) -40%;
- Vercelli -35%;
- Alessandria -32%.
La situazione è critica in tutto il Piemonte, mentre ci sono anche aziende sanitarie (e sarà interessante registrare le valutazioni dei sindacati) che risultano vicine al 100% come la Città della Salute e l’ospedale Mauriziano di Torino. C’è da dire inoltre che tutte le aziende piemontesi hanno fatto ampio ricorso a contratti flessibili di durata variabile per cui molti servizi – anche essenziali – sono stati delegati al privato visto che, con la popolazione che invecchia, il fabbisogno dichiarato di medici ospedalieri dovrebbe aumentare e invece si riduce.