Rivoli (TO) – Ieri pomeriggio verso le due e mezza in un appartamento al quinto piano del palazzo sito in Via Po 8, Emilio Martini, 85 anni, storico macellaio e noto cacciatore ha imbracciato uno dei fucili da caccia che deteneva regolarmente e ha fatto fuoco, prima contro la compagna, Maria Porumbescu, detta Liliana, 57 anni, una donna rumena, poi contro se stesso. Lei in Italia faceva la badante. Con Martini, invece, già vedovo e con una figlia, da una decina d’anni condivideva la vita. La loro era una convivenza decennale, finita intorno a Capodanno, quando i due, stando alle prime ricostruzioni, si erano lasciati. Sul posto la Polizia Locale di Rivoli e i Vigili del Fuoco: sono stati proprio loro, intervenuti dall’esterno e dal balcone del vicino, i primi a entrare nell’appartamento. Li hanno trovati entrambi privi di vita e riversi a terra, lei nella stanza da letto, lui pochi passi più in là, nell’ingresso, in una posizione che non ha lasciato dubbi sulla dinamica dei fatti agli inquirenti, i Carabinieri della stazione di Rivoli e quelli della sezione investigativa scientifica e del nucleo operativo coordinati dalla pm Valentina Sellaroli.