Alessandria – Finalmente in Egato 6 si cerca di fare chiarezza in merito ai soldi che il governo ha stanziato – in base al Pnrr – per creare un’unica società pubblica per il servizio idrico da fornire in mezza provincia. Novi non può farne parte per legge perché la “multiservizi-stipendificio-colabrodo” Acos ha “in pancia” due privati: Iren e Asmt mentre l’affidamento idrico sarebbe ormai scaduto il 31/12/2022 e la situazione gestionale nell’Egato6 non è più a norma. Gestione Acqua di Novi del gruppo Acos (la famigerata “multiservizi-stipendificio-colabrodo”) essendo società mista non può ricevere affidamenti in House diretti, mentre Amag Alessandria, Comuni riuniti e Valleorba Depurazione sì. Inoltre. Per gli stessi motivi, Gestione Acqua di Novi non può accedere al finanziamento Pnrr perché ha in pancia soci privati anche se Gestione Acqua di Novi i soldi li ha già presi in banca a prestito e deve renderli. Ma il Comune non li ha. A questo proposito pubblichiamo il laconico comunicato stampa degli altri tre partners che fa chiarezza. Eccolo: “AMAG Reti Idriche S.p.A., Comuni Riuniti Belforte Monferrato S.r.l. e Valle Orba Depurazioni S.r.l. sono costantemente al lavoro per costituire in tempi rapidi, nel rispetto delle norme di legge e delle indicazioni delle Autorità nazionali e locali, la nuova società consortile a capitale interamente pubblico. Grazie all’impegno di tutti, verranno così sbloccati i tanti milioni di finanziamenti pubblici (come il PNRR) indispensabili per effettuare investimenti strutturali sulla rete, ridurre le perdite idriche e migliorare il servizio ai cittadini”. A questo punto la sinistra “fucsia e fighetta” al governo del Comune di Novi deve rispondere. Per rispetto dei cittadini e dei suoi elettori. E deve rispondere anche D’Ascenzi, il vero responsabile di questo casino.