Carrega Ligure – Un rifugio del Cai a 1500 metri di altitudine produce biogas ed energia elettrica dai rifiuti organici trattati con un piccolo biodigestore. Questa è l’economia circolare che potrebbe anche dare una mano per risolvere in parte il problema energetico che attanaglia la nostra nazione. L’economia circolare è un modello di produzione di energia in forza del riutilizzo dei rifiuti organici. I principi dell’economia circolare contrastano con il tradizionale modello economico lineare, fondato su uno schema opposto: estrarre, produrre, utilizzare e gettare. Tale modello, sensibile a mere ragioni di gettito e di prelievo, dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali ed energia facilmente reperibili e a basso prezzo. L’idea è venuta ai due giovani titolari del rifugio del Cai in vetta all’Antola, Davide Barbè e Linda Ghighino i quali, grazie all’acquisto di un biodigestore da parte del Parco Antola, hanno realizzato un esempio perfettamente funzionante di economia circolare. L’impianto permetterà al rifugio di produrre energia dalla spazzatura prodotta dall’attività ricettiva, in quanto il biodigestore trasforma i rifiuti alimentari e organici in biogas che poi serve per riscaldare i locali quando fa freddo, ma anche a produrre energia elettrica. Con gli scarti della cucina, tra l’altro, oltre che combustibile, i due gestori producono anche fertilizzanti, risparmiamo sulla quantità di rifiuti, sulla bolletta e anche fatica, perché prima i rifiuti andavano smaltiti, a valle.
Nella foto tratta da La Repubblica, il rifugio del Monte Antola