Torino – Il buco della Sanità Piemontese è gigantesco, per la precisione ammonta a 702 milioni di euro solo per le 14 aziende che hanno deliberato e pubblicato i documenti contabili (e mancano ancora Asl To5, Cn2, Al, ospedale di Novara, per cui il rosso è destinato a salire) ma l’assessore Federico Riboldi non batte ciglio invitando i manager delle Asl a tagliare la spesa improduttiva. E mentre si rischia il commissariamento da Roma il quadro complessivo vede un sistema della Sanità Piemontese sempre più in difficoltà finanziaria e i 3 miliardi in più sul fondo sanitario nazionale stanziati dal Governo Meloni, ricordati spesso da Riboldi, potrebbero non bastare. In maggiore difficoltà risultano essere l’Asl di Novara con – 72,8 milioni, l’Asl Cn1 con – 71,9, l’Asl To3 con – 62,7, con tutti i bilanci che – ovviamente – si chiudono in passivo.