Ivrea (TO) – Nel corso del processo al tribunale di Ivrea tre imputati appartenenti a una banda che gestiva un traffico di migranti nel Torinese hanno patteggiato, mentre gli altri due hanno scelto il rito abbreviato. La condanna più pesante a un pakistano di 40 anni residente a Castellamonte: tre anni e sette mesi. Per gli altri quattro a processo pene che vanno da un anno e nove mesi a due anni di reclusione. L’indagine dei Carabinieri risale all’autunno del 2023, quando in un’abitazione di Torre Canavese, utilizzata come base logistica, furono trovati 25 migranti di origine pakistana e indiana, ammassati in una stanza in condizioni igieniche precarie, in attesa di essere trasferiti in Francia. Secondo l’accusa la banda gestiva un traffico di clandestini che venivano alloggiati temporaneamente in abitazioni nel Canavese prima di essere accompagnati oltre confine. Ogni viaggio costava circa 500 euro a persona.