Pavia – A Roma direbbero “In galera ce se mena!”. E siamo all’ennesima aggressione dopo un incendio in carcere a Pavia: cinque agenti finiscono in ospedale in una settimana. Il SAPPE chiede misure urgenti per tutelare il personale. Il fatto risale al primo pomeriggio di sabato scorso. Un giovane detenuto di nazionalità egiziana, di circa 23 anni, ha appiccato un incendio all’interno della propria cella dopo aver ricevuto un rifiuto alla richiesta di passeggiare nel corridoio. Grazie al rapido intervento del Sovrintendente, del personale di sezione e del preposto, il detenuto è stato salvato insieme ad altri 23 reclusi della sesta sezione, evitando una possibile strage. Nonostante il salvataggio, la situazione è ulteriormente degenerata. Una volta riportata una parvenza di calma, il detenuto ha aggredito violentemente gli agenti, colpendo il Sovrintendente e altri operatori con un oggetto di plastica destinato alle pulizie, oltre a sferrare calci e pugni. Il bilancio è preoccupante: cinque agenti della Polizia Penitenziaria hanno riportato contusioni e intossicazioni, con prognosi che vanno dai 7 ai 30 giorni.