Alessandria – La conferma viene da Torino dove continua il “Boom-Casa” del 2021, alla faccia delle mille incertezze geopolitiche internazionali. Secondo i dati di Fiaip a Torino si sono realizzate 36.860 compravendite, con un aumento del 31,5% rispetto al 2020. La tendenza è solida anche se la si confronta con il pre-pandemia: un +20% dato dal +11% di Torino e dal +27% della provincia. Dati che collocano Torino al terzo posto tra le città italiane più vivaci, alle spalle di .000no e Roma. Crescono — complice l’andamento dell’inflazione — anche i prezzi al metro quadro. E non solo nelle zone storicamente più ricercate, ma anche in alcune delle periferie. Gli incrementi del 2021, sembrano confermati anche quest’anno nonostante la guerra in Ucraina.
Dopo un anno travolto dalla tempesta Covid-19, si è aperta la strada a una generale ripresa economica e il comparto casa ha mostrato un tasso di espansione inatteso, riportando i volumi e i valori a livelli superiori anche rispetto al pre-pandemia.
A questo proposito proprio Alessandria è stata l’unica provincia in Piemonte a chiudere le compravendite col segno positivo già nel 2020 (4.383 transazioni), registrando un lieve incremento, poco sopra l’1% rispetto al 2019, dopo un precedente aumento del 10,9% nel 2019 sul 2018. Un trend di crescita che ha fatto da leitmotiv anche nell’andamento immobiliare del 2021 che si è mostrato, già nei primi sei mesi, molto vivace con un incremento nei volumi di compravendita del 69%, rispetto al primo semestre 2020. Una percentuale elevatissima, che però non restituisce la reale fotografia del mercato, in quanto il dato è confrontato sui mesi di lockdown e di chiusura delle agenzie. Tuttavia, dalle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio immobiliare 2021 di Alessandria e provincia, si può ipotizzare che il numero di compravendite possa aumentare del 30%, rispetto all’anno precedente.
Capofila nelle compravendite sono le ampie metrature, gli immobili riqualificati e il fuori porta. Gli alloggi che vanno dagli 85 metri quadri agli oltre 145 hanno mostrato un trend positivo, si riducono invece gli acquisti di piccoli tagli, sotto gli 80 metri quadri e soprattutto sotto i 50.
Per quanto riguarda il capoluogo, nel 2021 il centro di Alessandria è stato quello che ha goduto del maggior aumento: oltre l’86% di compravendite, mentre Spinetta si attesta all’11%, spiegano Burra Lorella, Alessandro Gualco e Paolo Papi curatori dell’Osservatorio immobiliare. “Abbiamo contezza di aver venduto in Alessandria città più di 100 immobili al mese nei primi sei mesi – sottolineano – e prevediamo di arrivare a fine anno con almeno 1.200 immobili transati”. L’incremento stimato è del 26% rispetto ai 952 venduti nel 2020 nel solo capoluogo di provincia.
Tra i fattori che hanno contribuito a questo rialzo, c’è il Bonus Giovani, inserito in manovra di Bilancio, che ha fatto scattare l’attenzione all’acquisto dei giovani e soprattutto delle coppie che hanno colto l’occasione per rendersi indipendenti.
Sul fuori porta ha giocato la rinata voglia di casa, di verde e spazi esterni; il Superbonus ha sulle prime incrementato questa ricerca, senza però poi trasformarsi in un effettivo motore all’acquisto di immobili indipendenti da riqualificare, per via delle ripetute e farraginose modifiche burocratiche, nonché delle speculazioni illecite e le frodi venute allo scoperto.
I prezzi
Se da una parte i volumi del compravenduto hanno ripreso la loro crescita, dall’altra le quotazioni proseguono con una leggera, seppure costante, flessione anche nel 2021.
I prezzi delle abitazioni mostrano un andamento tendenzialmente migliore rispetto al passato. Le brusche discese registrate anni fa sembrano essere superate, a favore di un maggiore equilibrio nei valori complessivi. Se nel 2020, Alessandria e provincia hanno chiuso l’anno con un -2,1% rispetto al 2019 (fonte Omi), la previsione è ottimistica e va verso una generale stabilità dei prezzi con un calo nel 2021 meno significativo. Le abitazioni, che mantengono maggiormente il prezzo, sono le case nuove o riqualificate, mentre quelle esistenti e non curate tendono a giacere in vendita per un lungo periodo, con l’inevitabile contrazione del prezzo finale.
Affitti
Anche il mercato delle locazioni continua a crescere, grazie soprattutto agli studenti e al mondo accademico che gravita intorno all’Università e al Conservatorio. Alessandria ha registrato un’elevata richiesta di immobili da affittare. Quest’anno per la prima volta il portale www.residenzeuniversitariealessandria.it ha registrato una carenza di offerta. I consulenti specializzati negli affitti hanno riscontrato alcune difficoltà nel soddisfare le richieste ricevute. Bisogna sottolineare che non tutti gli immobili messi in affitto sono adeguati alla domanda locativa e in special modo a quella universitaria. Chi cerca un alloggio in locazione per il periodo universitario desidera un appartamento confortevole e pronto all’uso, quindi ristrutturato e arredato e già dotato di wi-fi. Dunque, lo stato dell’immobile resta prioritario per rispondere al mercato della locazione. A fronte di un investimento iniziale, vi è però un rendimento certo.
Il mercato della locazione ha scontato la crisi economica legata alla pandemia. La richiesta è aumentata e si sono registrati più affitti rispetto al 2020, ma i canoni sono diminuiti, in quanto i proprietari hanno preferito prendere un po’ meno d’affitto ma essere certi di avere un inquilino che possa pagare.
Inoltre, entrare nel circuito delle residenze universitarie offre più chance nell’affittare l’appartamento in tempi rapidi, perché oltre essere il primo canale di scelta per lo studentato, il circuito fornisce il servizio di post assistenza, fondamentale per chi si trasferisce in una nuova città.
Un altro aspetto trainante del mercato è il contratto a canone concordato, una realtà ormai consolidata ed estesa a tutti i comuni dell’alessandrino, anche grazie alla convenzione Appc e Fiaip. Un’opportunità che ha permesso, da una parte, ai proprietari di investire sul recupero dei propri immobili, dall’altra, ha incentivato l’investimento nel mattone.
Mercato Immobiliare
“Dopo anni di crisi del comparto industriale e commerciale, il 2020 ha mostrato i primi cenni di ripresa, tracciando un andamento positivo che si è consolidato nel corso del 2021”, sostengono Mauro Ravera e Rinaldo Zampino, esperti del settore.
tortonese e casalese
Dalle rilevazioni degli associati Fiaip del collegio di Alessandria, emerge che in tutti i centri zona la richiesta è aumentata nel corso del 2021. Il tortonese ha registrato la percentuale più alta di compravendite, seguendo il trend già delineato nel 2020 quando ha registrato, con 576 transazioni, il 12,6% in più rispetto al 2019. “L’attenzione alla qualità dell’abitare e la ricerca di case più spaziose e salubri hanno incoraggiato le compravendite nei luoghi di campagna, collinari, in comuni non capoluogo”, spiegano Rosangela Zanetti e Luca Zampino che hanno effettuato le rilevazioni su Tortona.
Il casalese invece vanta i valori più elevati, pur mantenendo una buona percentuale di crescita nelle compravendite (nel 2020 aveva realizzato 858 transazioni, l’11,5% in più rispetto al 2019). “In quest’area, una villa di oltre 200 metri quadri parte da una richiesta di 1.250.000 euro e vede chiudere la trattativa a 1.150.000 euro”, evidenziano Alessandro Anzalone, Riccardo Riva e Matteo Salvaneschi.
- Acqui Terme
Il 2021 ha segnato numeri positivi. Le transazioni sono complessivamente aumentate. Per quanto riguarda le seconde case l’incremento supera il 40%. Il residenziale ad Acqui Terme registra un aumento delle compravendite tra il 10 e il 15% rispetto al 2020, motivato anche da prezzi sostanzialmente stabili che in taluni casi hanno subito qualche diminuzione. Gli immobili dai valori più elevati si rintracciano sulle colline dell’acquese: case indipendenti con terreno acquistate da clienti che arrivano dall’estero, capaci di investire cifre intorno al milione di euro. Le locazioni mostrano un trend sostanzialmente invariato rispetto al 2020. Mentre segni di maggior sofferenza sono registrati nel mercato degli affitti di uffici e immobili commerciali. - Ovada
A Ovada nel 2021 si conferma l’aumento dei volumi rilevato nel 2020. L’aumento più significativo si registra nella richiesta di case indipendenti o semi-indipendenti, con giardino o terrazzo: soluzioni abitative ricercate sia per l’acquisto sia per l’affitto. Purtroppo questa tipologia immobiliare sia limitata nell’offerta. Complessivamente il mercato immobiliare locale sconta due principali problematiche: la quasi totale assenza di immobili nuovi da vendere e le criticità nei collegamenti autostradali e ferroviari con Genova. Si sottolinea inoltre che spesso per questioni di budget, le offerte di potenziali acquirenti non sono congrue con la richiesta della proprietà. Tuttavia si sono toccati valori elevati di vendita, fino a 900.000 euro su immobili di pregio. Si riscontra anche un aumento nell’interesse per appartamenti da ristrutturare, con prezzi inferiori a 50.000 euro. - Novi Ligure
Anche a Novi Ligure, il 2021 conferma l’andamento tracciato dall’ultimo semestre 2020, con compravendite in aumento. Si punta sulla ricerca di case con giardino o appartamenti con terrazzo. Il terrazzo continua a rappresentare un valore aggiunto dell’abitazione. Emerge anche una maggiore consapevolezza dei proprietari sul valore di vendita della propria abitazione, che si è tradotta, verso la fine dell’anno, in prezzi di partenza più elevati. Le locazioni vedono richieste sostenute e i prezzi si mantengono stabili: per esempio un bi-trilocale nuovo e arredato è affittato tra i 400 e i 500 euro al mese. - Castelletto Monferrato e San Salvatore Monferrato e paesi vari
Per la prima volta, l’Osservatorio immobiliare punta a illustrare l’andamento del settore nelle specificità dei piccoli comuni. Per esempio a Castelletto e a San Salvatore, la quasi la totalità degli immobili compravenduti ha venti anni o più. Le nuove edificazioni sono ferme, c’è solo qualche privato che acquista un terreno perché decide di costruire la propria casa. Si tratta di località in cui le transazioni vertono quasi esclusivamente su abitazioni indipendenti, mentre sono quasi nulle le trattative su appartamenti in condominio. Anche se nel piccolo centro di San Salvatore ci sono palazzine da 4 o 6 appartamenti, completamente da ristrutturare, a prezzi stracciati, tra gli 80 e i 100 euro al metro quadro, che non destano interesse perché non c’è mercato. La richiesta è verso case da 120 o 140 metri quadri con giardino privato anche di 500 o mille metri quadri, i cui prezzi vanno tra i 100.000 e i 140.000 euro”.
case nei paesi. Le tipologie immobiliari più richieste dunque sono: alloggi con riscaldamento autonomo e con terrazzi, case in campagna con giardino o con un terreno per fare l’orto.