Torino – Le inchieste della Magistratura cominciano ad essere un po’ troppe in Piemonte nel settore Sanità. Alle due note e sempre in essere (Magistratura Penale alle Molinette, dove sembrano concretizzarsi ipotesi di falso in bilancio delle gestioni passate, Magistratura Contabile in Alessandria sulla vexata quaestio dei gettonisti tuttora presenti e operativi) se ne aggiunge una all’Asl di Biella, ancora dai profili non definiti, che i soliti ben informati dicono essere piuttosto pesante dal punto di vista penale. La questione però – come al solito in Italia – resta politica e riguarda un sistema che stenta a stare in piedi e che vede una serie di costi eccessivi. Il Governo ci mette del suo sostenendo in Parlamento leggi che sembrano fatte apposta a tagliare i fondi sociosanitari (divieto di rivalsa sul Fsn della parte a cavallo fra sanità e assistenza nei disabili di ogni tipo). Quelli che credevano che l’allineamento fra maggioranza di destra in Regione e a Roma fosse un toccasana sono stati brutalmente smentiti. Tengono i soliti Ospedali Azienda (Novara, Cuneo e Alessandria, dove sembra che le liste di attesa siano in fase di ridimensionamento). Resta il fatto che dopo anni di blocco si riapre la possibilità per 29 posti letto RSA nel distretto di Casale Monferrato (AL), quello in cui insiste la Casa di Riposo pubblica di Casale in grave deficit dove la Presidente si è dimessa denunciando appunto i posti tagliati in convenzione. Poteva aspettare qualche giorno e avrebbe potuto far domanda per quei posti da accreditare (un puro caso che siano stati messi a bando, per cui si danno a chi fa domanda per primo, come alla lotteria e, essendo ovviamente impensabile che qualcuno lo sappia da fonti regionali, si tratterebbe di inside trading. Ci auguriamo che l’Assessore alla Sanità, ex sindaco di Casale (ma va’?), modifichi il meccanismo anche se siamo certi che la sua ex città non trarrà nessun giovamento da questo meccanismo, poiché la nuova dirigenza della struttura (si parla di un super consulente molto noto nel settore RSA) non rischierà di mettere in difficoltà lo stesso Assessore Riboldi. I posti andranno sicuramente in modo equo a tante piccole realtà della zona con bilanci solidi e potenzialità inespresse.